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Primi giorni sorpresi in compagnia dei quadrilateri!
- 16/09/2017
- Pubblicato da: Tokalon
- Categoria: MATEMATICA SCUOLA
14 settembre, primo giorno di scuola, seconda elementare
I bambini sono eccitatissimi, hanno valanghe di materiale nuovo da sistemare (e l’aula è molto piccola, non so proprio dove riusciremo a stipare tutto) e migliaia di cose da raccontare.
La prima ora vola via solo cercando di ascoltare tutti e ricordando che la regola è che dopo aver alzato la mano si aspetta che la maestra dia l’autorizzazione a parlare.
Poi proponiamo la prima attività: per completare un cartellone che abbiamo appeso alla parete, e che raffigura il mare, distribuiamo un foglio colorato a ciascun bambino e iniziamo a dar loro le istruzioni per costruire una barchetta di carta.
È proprio il caso di dire che è più facile a farsi che a dirsi…
Io utilizzo un foglio che mostro ai bambini tenendolo appoggiato sulla lavagna, la mia collega gira per i banchi per accertarsi che tutti pieghino nel modo corretto.
Piega dopo piega faticosamente arriviamo a ottenere questa figura:
Richiamo l’attenzione chiedendo loro: “Che forma è?”
Subito mi dicono, quasi in coro: “Un rombo!” (per una volta che erano tutti d’accordo, accidenti!)
Allora, prontamente, la ruoto di 45 gradi:
“Adesso che forma è?” chiedo nuovamente.
Ancora in coro: “Adesso è un quadrato!”
“Come può la stessa figura essere un rombo e un quadrato a seconda della posizione in cui la metto?”
Ok, ci siamo, è chiaro per tutti che è sempre un quadrato.
Urge una spiegazione, però.
Finiamo le barchette, le decoriamo, le appendiamo sul cartellone.
Mensa.
Ricreazione.
Uscita.
15 settembre, secondo giorno di scuola
Stavolta sono sola.
Torno alla carica con la questione del rombo e del quadrato: approfittando del fatto che devono prendere confidenza con i quadretti da 5 mm, novità di quest’anno, faccio fare questa cornicetta sul quaderno a quadretti:
“Che figure sono?”
Stavolta non li imbroglio: “Sono tutti quadrati!”
Mi procuro un quadrato di cartoncino e lo sovrappongo ai quadrati della cornicetta, sono tutti convinti che si tratti proprio di quadrati.
“Adesso, allora, facciamo un gioco” propongo. “Io vi dirò alcune caratteristiche di un bambino della classe, come se facessi la sua carta di identità, e voi dovete indovinare chi è.”
Disegno un rombo accanto alla cornicetta e poi comincio a descrivere uno di loro.
“E’ maschio” dico. “Se vi do solo questo indizio potete indovinare?”
“Noooo”
“Ok, allora vi dico che ha i capelli corti!”
“Ancora non possiamo indovinare!”
“Ha gli occhiali” (solo due bambini della classe hanno gli occhiali)
Saltano tutti in piedi gridando: “Riccardo!” o “Filippo!”
“Aspettate, vi devo dare l’ultimo indizio: “Ha gli occhi marroni”.
“Riccardo!”
Tornare a una situazione di calma dopo questi giochi non è semplice, ma alla fine ottengo di nuovo l’attenzione.
“Avete indovinato perché anche se Filippo e Riccardo sono entrambi maschi, hanno i capelli corti e gli occhiali, solo uno di loro ha gli occhi marroni, l’altro ha gli occhi celesti.
Ora facciamo lo stesso gioco con il quadrato e il rombo. Non sono uguali anche se si somigliano.
Fatemi voi la carta di identità del quadrato.”
Si sollevano una decina di mani.
“Ha 4 lati”
“Sì, ma anche il rombo”
“Ha tutti i lati uguali”
“Anche il rombo” (qui è necessaria la misurazione con il righello, perché qualcuno non si fida).
“Il rombo è… più piccolo”
“Il rombo è più stretto”
“Il rombo è schiacciato”
…
Piano piano qualcuno riesce a concentrarsi sugli angoli.
Con la forma di cartoncino che ho ancora in mano, faccio vedere che l’angolo del quadrato si sovrappone perfettamente all’angolo della lavagna, della LIM, della porta, del banco… ma non agli angoli del rombo.
Ecco svelata la differenza: il quadrato ha quattro angoli uguali, il rombo no, ne ha due un po’ più larghi e due un po’ più stretti di quelli del quadrato.
Un bambino addirittura sa che l’angolo del quadrato si chiama retto.
Come secondo giorno di scuola non mi posso proprio lamentare, ma le sorprese non sono finite…
Una bambina alza la mano e timidamente dice: “Maestra, il rombo sembra un triangolo che si specchia”…
Sento che sarà un anno fantastico…
Buona Matematica a tutti!
N.B. questo percorso è stato intrapreso per far capire ai bambini che l’identità di una figura geometrica non dipende dalla sua posizione sul piano.
Con il tempo arriveremo a scoprire che il quadrato è un quadrilatero speciale, perché è un rombo ma con gli angoli tutti uguali, è un rettangolo ma con i lati tutti uguali, e infine è un parallelogramma ma con lati e angoli tutti uguali!