Il nostro blog: foto, video e approfondimenti
Quello che sto imparando dalla quarantena
- 23/03/2020
- Pubblicato da: Sara Rutigliano
- Categoria: SCUOLA
Siamo in casa da settimane. Le bacheche dei social sono piene di post in cui raccontiamo le attività che ci piacerebbe fare dopo questo lungo periodo di quarantena o quelle che potremmo fare stando a casa.
Con questo piccolo post vorrei condividere quello che ho imparato – spero per ora – in queste settimane di reclusione forzata.
Ho imparato a fare la doccia senza avere fretta di vestirmi.
Ho imparato a prendere il caffè impiegando più di 10 minuti.
Ho imparato che la prima ora del mattino, da quando mi sono svegliata, è dedicata alla cura del mio corpo.
Ho imparato che, dopo una settimana passata in tuta, risentire l’odore del profumo sulla mia pelle, anche se banale, è bellissimo.
Ho imparato a non avere paura della notte solo perché non riesco a dormire.
Ho imparato che sbucciare la radice di zenzero, invece che utilizzare la bustina pronta, è una cura verso se stessi e verso il momento della tisana serale.
Ho imparato che le distanze geografiche, purtroppo, non si colmano mai completamente, ma che una buona connessione può aiutare tanto.
Ho imparato che una giornata può essere una buona giornata anche se svariati momenti sono stati tristi.
Ho imparato a ridere anche quando sono triste, perché almeno io posso permettermi entrambi gli stati d’animo.
Ho imparato che avere problemi con la tecnologia è solo una scusa; i miei genitori over 70 hanno imparato ad usare applicazioni come “Houseparty” pur di vedere me, mia sorella e i nostri amici.
Ho imparato che quando tua zia ottantenne ti dice che non esce, non per paura di ammalarsi, ma per paura di morire da sola, non puoi dirle di non preoccuparsi, perché anche a te spaventa la stessa cosa. Puoi dirle tuttavia “Fai benissimo, così quest’estate ceneremo insieme”
Ho imparato a prendere sul serio questo senso di impotenza e frustrazione che provo da quando mi è stata negata quella che fino a tre settimane fa chiamavo la mia vita
Ho imparato che non posso avere il controllo del tempo, perché non è mio. Bisogna rispettare i tempi del mondo, della natura e aspettare che lei decida quando saremo pronti per ripartire.
Ho imparato che io mi voglio fermare, voglio guardare, osservare, odorare la bellezza nascosta in questo periodo che ne sembra privo.
Ho imparato infine che la bellezza c’è sempre, è solo che io sono troppo pigra per scorgerla.
Mi auguro di riuscire a “vivere” questo tempo che sembra fermo e le sue ore che si susseguono apparentemente uguali. Soltanto così potrò tornare in classe con uno spirito nuovo, che porti con sé tutto quello che sto imparando.